Un vento di grecale riempie i vicoli del borgo, il sole è da poco tramontato mentre passeggio fra gli ultimi villeggianti avvolta nel mio scialle di seta blu. 

Nell’unica piazza, sulla piccola giostra, i bambini girano spensierati ben legati ai cavallucci di legno e ruote di gomma che gli danno forme piu’ strane; solo qualcuno è rimasto senza cavaliere. Nel centro dell’ingranaggio l’uomo pedala in sella ad una bicicletta senza ruote, dando il ritmo alla giostrina. Sempre più veloce al suono del campanello. I piccoli cavalieri ridono, ad ogni giro battono il cinque e afferrano a turno un lecca-lecca dalla mano tesa del sorridente ciclista. Rallenta piano, finche’ i pedali si fermano ma ancora non finiscono le grida di gioia dei bambini a cui anch’io mi unisco battendo le mani. 

Nel rosso sacchetto del giovane artista di strada scivolano monete e un mio grazie.

Fine d'estate 
la giostra dei sorrisi
ancora gira